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L'Emilia Romagna approva le comunità energetiche

L’Assemblea legislativa ha approvato in aula all'unanimità il progetto di legge “Promozione e sostegno delle Comunità energetiche rinnovabili

Fonte immagine: pixabay
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L'Emilia Romagna approva le comunità energetiche.  L’Assemblea legislativa ha approvato in aula all'unanimità il progetto di legge “Promozione e sostegno delle Comunità energetiche rinnovabili. 

Energia pulita e sostenibile grazie alle comunità energetiche. L’Assemblea legislativa ha approvato in aula all'unanimità il progetto di legge “Promozione e sostegno delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) e degli autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente”. Legge che ha come obiettivo quello di offrire uno strumento concreto a livello regionale al fine di agevolare e disciplinare le comunità energetiche, cioè gruppi di autoconsumatori (cittadini privati, enti, imprese) di energia da fonti rinnovabili che si riuniscono per produrre energia pulita e abbattere i costi. Il progetto di legge, composto di nove articoli, prevede che si sostengano i cittadini per sviluppare le comunità di energia rinnovabile che dovranno produrre, consumare, immagazzinare l’energia green.

Il progetto di legge ha accorpato tre distinti progetti di legge a firma di Lega, Movimento 5 stelle e giunta; come testo base è stato individuato quest’ultimo. La Regione metterà a disposizione contributi e strumenti finanziari dalla fase di costituzione delle comunità energetiche, alla fase di predisposizione di progetti fino alla fase di acquisto e installazione degli impianti energetici. Non mancherà, poi, una campagna di comunicazione e informazione.

“Con questa legge -ha sottolineato il M5s- forniamo risposte concrete alla crisi energetica. Siamo tutti più consapevoli che il nostro modello energetico non è più sostenibile se restiamo legati alle forniture della Russia col rischio che ci vengano tagliate. Una grande opportunità sarà quella di fare in tempi brevi ciò che non è stato fatto negli anni passati: puntare su rinnovabili e indipendenza energetica. Avevamo mille ragioni per farlo prima e non abbiamo più scuse per non farlo oggi. Il testo prende le mosse dalle norme nazionali ed europee e pone attenzione sui più fragili. Il percorso inizia oggi e ci porterà a definire strumenti per dare corpo alla legge. Grazie a 12 milioni di fondi Fesr per le comunità energetiche si potrà sostenere il percorso per la realizzazione delle comunità energetiche”.

Per la Lega “questo progetto di legge unisce maggioranza e minoranza nella scelta di diffondere il più possibile le comunità energetiche sul territorio regionale, incentivando la diffusione delle fonti rinnovabili”. Serve, si è rimarcato dal Carroccio, “un cambio di mentalità: negli ultimi decenni si è investito poco nel settore, da noi non sono state differenziate le fonti energetiche e l’obiettivo è arrivare a 10 gigawatt di energia rinnovabile da qui al 2030. Adesso occorre accelerare, è più che mai necessario incentivare questi percorsi in collaborazione con il contesto locale”. La transizione, si è poi evidenziato, “deve essere vera, ma non nociva per cittadini e imprese”.

Per il Partito democratico “questo progetto di legge si inserisce in un settore sempre caro alle politiche della nostra Regione, perché la transizione ecologica rappresenta un fattore di competitività. Non è un caso se il Patto per il lavoro è diventato Patto per il lavoro e per il clima. Grazie alle direttive europee è stato possibile affinare questo progetto che è aggiornato alle norme più recenti. Molto positivi il confronto e la partecipazione dei portatori di interesse grazie ai quali abbiamo colto spunti e proposte costruttive a dimostrazione della grande attenzione per questi temi”. Evidenziato inoltre il fatto che “le comunità energetiche daranno risposte in ambito sociale per cui è giusto allargare il confronto e il coinvolgimento con gli enti locali: dovranno diventare un pezzo del nuovo welfare di questa Regione per eliminare o ridurre la povertà energetica. Importante come si scriveranno i bandi per la concessione di finanziamenti per avviare e gestire le comunità energetiche. Con questo pdl siamo pronti per accogliere le risorse finanziarie che ci metterà a disposizione il Pnrr”. Apprezzato il fatto che la legge ha “un testo chiaro e comprensibile per chiunque, condiviso e con tempistiche rapide. La sfida è quella di sposare un modello culturale nuovo: i cittadini da semplici fruitori di energia diventeranno produttori”.

Europa Verde ha sottolineato: "Questo provvedimento rappresenta una svolta sostanziale per la politica energetica della nostra Regione oltre che una spinta nuova per superare la dipendenza energetica. Il provvedimento creerà nuove possibilità occupazionali e ci metterà al passo con i paesi europei più avanzati. Chiediamo che vengano coinvolte associazioni ambientaliste e dei consumatori per garantire maggiore capillarità delle comunità energetiche anche mettendo in moto il processo di comunicazione e informazione. Impegniamo inoltre la giunta a prevedere tra le spese ammissibili la rimozione di amianto dalle superfici destinate a essere sedi degli impianti e di mettere a disposizione colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli".

ER Coraggiosa ha commentato: “L’interesse per le comunità energetiche è stato positivo. Senz’altro è stato determinato dalla contingenza, cioè dal rincaro dei costi energetici che si sta ripercuotendo sui bilanci delle famiglie e delle imprese. La legge che andiamo ad approvare favorisce la democratizzazione del processo di produzione energetica e la giustizia climatica. Gli enti locali vengono coinvolti anche al fine di promuovere nuovi processi partecipativi. Sono importanti le risorse che intendiamo mettere a disposizione grazie ai fondi Fesr per accompagnare questo percorso”. Per la Lista Bonaccini “il testo di legge va nella giusta direzione: sostenere le attività volte a produrre energia pulita e raggiungere l’indipendenza energetica. Si tratta di scelte importanti che puntano al nostro futuro”.

La rappresentante di Forza Italia ha presentato alcuni emendamenti volti a tutelare l'Appennino, a mappare le cabine elettriche primarie e a meglio normare la tutela della privacy nei vari registri ed elenchi che la nuova legge porterà con sé. La presidente della commissione Politiche economiche ha ricostruito il percorso che ha portato all'approvazione della legge e soprattutto ha ricordato gli effetti positivi che questa norma potrà avere anche sul tema caro bollette, mentre dalla giunta regionale, con la vicepresidente, si è voluto sottolineare l'importanza di una legge che tra le sue finalità ha quella di sostenere l'autoconsumo in generale e in particolare favorire la diffusione di comunità energetiche che abbiamo una rilevanza sociale.

L'Assemblea approva anche 15 emendamenti collegati al progetto di legge, via libera anche a tre ordini del giorno.

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