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Costruzioni, indietro su dematerializzazione e digitalizzazione

Di Domenico (CSA): "Siamo ancora fermi alla carta, con l'informatizzazione si riducono anche i tempi"

  • cantieri con gru

Utilizzare i fondi del PNRR per favorire la digitalizzazione e la dematerializzazione dei documenti è l'obiettivo da centrare per il comparto costruzioni italiano che, legato ancora alla carta, paga altrimenti dazio in fatto di tempi burocratici.

Giuseppe Di Domenico, responsabile business development di Csa scpa, Gruppo operativo da oltre 20 anni, ha sottolineato in un'intervista ai microfoni di adnkronos larretratezza del settore costruzioni italiano per quanto riguarda la digitalizzazione e dematerializzazione della parte documentale: "Nonostante le innovazioni degli ultimi anni, nel nostro Paese siamo ancora indietro sulla dematerializzazione e digitalizzazione delle pratiche in edilizia e nelle infrastrutture. Nel mondo delle infrastrutture, e negli ambiti ad esse collegati, la maggior parte delle informazioni viaggia ancora su carta, con una serie di complicazioni legate alla gestione del dato, in termini di responsabilità, controllo e monitoraggio delle infrastrutture stesse". 

Un Gruppo che da oltre 20 anni promuove la transizione digitale per creare efficienza, anche nel mondo dell'edilizia e delle infrastrutture.

"Noi -racconta Di Domenico- utilizziamo tecnologie avanzate che consentono di dematerializzare tutte le pratiche legate al mondo dell'edilizia, dalle pratiche del Genio Civile a quelle degli uffici urbanistici comunali, creando nuove soluzioni informative aggregate che popolano sistemi di applicativi in uso; come ad esempio il fascicolo del fabbricato, un prezioso strumento per la gestione, la conoscenza, il monitoraggio e la conservazione del patrimonio edilizio che, se fatto in maniera corretta, può essere utilizzato per popolare soluzioni software Bim".

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