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Una casa con il cuore green: l'Isolamento termico naturale

Cinque materiali che possono essere una valida alternativa ai comuni sistemi

Fonte immagine: pixabay
  • fibra di cocco isolamento termico

Un buon sistema di coibentazione deve rispondere a diversi requisiti: isolare dal freddo durante la stagione invernale e dal caldo in estate, evitare fenomeni di condensa, tenere lontana la muffa ed essere resistente al fuoco. Oggi in commercio se ne trovano di tutti i tipi e per tutte le tasche. Quelli maggiormente diffusi però non sono ecologici, nonostante il materiale naturale di base utilizzato. Questo perché sempre più spesso sono soggetti ad un processo di produzione nel quale sono utilizzati elementi o agenti chimici.

Un buon sistema di coibentazione deve rispondere a diversi requisiti: isolare dal freddo durante la stagione invernale e dal caldo in estate, evitare fenomeni di condensa, tenere lontana la muffa ed essere resistente al fuoco. Oggi in commercio se ne trovano di tutti i tipi e per tutte le tasche. Quelli maggiormente diffusi però non sono ecologici, nonostante il materiale naturale di base utilizzato. Questo perché sempre più spesso sono soggetti ad un processo di produzione nel quale sono utilizzati elementi o agenti chimici.

Viviamo in una società che sta prendendo sempre più coscienza di una crisi ambientale che necessita di uno sforzo comune per rendere più pulito il nostro ecosistema. Oggi quando si costruisce o ristruttura una casa, ci sono diversi parametri da rispettare, molti dei quali tengono conto dell'impatto ambientale. Se volete coibentare un edificio con materiale ad impatto zero o quasi, esistono cinque diversi modi. Ci sono infatti sul mercato materiali di origine vegetale o animale che offrono un ottimo isolamento termico e acustico senza lavorazioni con prodotti chimici.

Un vecchio must, il sughero – È uno degli isolanti più antichi, estratto dalla pianta è un valido isolante biocompatibile e traspirante. Tra i suoi punti di forza c'è la durata: non marcisce e tiene lontano insetti o roditori.

Un segreto tramandato dai pastori, la lana di pecora – Un prodotto di isolamento termico di origine animale vanta anche questo un'antica tradizione nelle abitazioni di montagna, spesso derivata da scarti di lavorazione. La lana di pecora ha la particolare capacità di essere idrorepellente, capace di assorbire oltre il 30% di umidità, aspetto che riduce di gran lunga il rischio di condense. 

Un'idea che arriva dall'oriente, la fibre di cocco – Un sistema molto utilizzato in India è l'isolamento con la fibra del cocco. Questa si ottiene prelevando la parte fibrosa della noce e attraverso una lavorazione con acqua e fango cotti al sole (può durare dai 4 ai 6 mesi) si ottengono i pannelli per l'isolamento. Questo processo lo rende idrorepellente.

Isolarsi con la carta, la fibra di cellulosa – Giornali, riviste e tutta la carta che viene riciclata può essere un ottimo isolante. La fibra di cellulosa infatti si ottiene grazie al riciclo della carta, attraverso il processo con sali di boro. Ottimo isolamento dal freddo è ancore uno dei migliori sistemi di coibentazione contro gli incendi.

Il sistema più diffuso, le fibre di legno - Si tratta dell'isolamento ad oggi più diffuso. Si ottiene dagli scarti di legno di segheria macinati e successivamente incollati solo con resine naturali. Questo sistema è quello con maggior capacità di tenuta rispetto agli altri.

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