Superbonus Alberghi all’80%: in arrivo il decreto
L’atto del Governo annunciato dal Ministro Garavaglia conterrà modalità semplificate per la fruizione del bonus
Il Ministro Massimo Garavaglia ha anticipato il provvedimento del Governo che vuole con il nuovo DL favorire la ripartenza del settore alberghiero e con esso di tutto l'indotto: pronto il bonus per il settore.
Una dichiarazione del Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, in visita nei giorni scorsi sul Lago di Como, ha riacceso le speranze per gli albergatori per un bonus ristrutturazione a loro dedicato. Sarà un bonus all’80% della spesa totale sostenuta ma ottenibile con modalità semplificate. Garavaglia ha spiegato che “stiamo predisponendo un decreto che va nella direzione di uno sgravio dell’80% ma con regole semplicissime, in modo che invece di fare una pigna di carte basta un foglio solo”.
“Si tratterà - ha detto Garavaglia - di un'agevolazione edilizia sulla falsariga del Superbonus 110% ma estesa ad altre tipologie di lavori edilizi, non per forza di cose collegati con efficientamento energetico o miglioramento sismico". Il decreto, 'figlio' del Recovery Plan italiano che, stando ai rumors, dovrebbe essere approvato entro i primi 20 giorni di luglio, "sarà presto pronto" e conterrà "regole semplicissime, in modo che invece di fare una pigna di carte basta un foglio solo. Le risorse ci sono e sono importanti. Noi abbiamo nel Recovery un fondo dedicato alla ristrutturazione delle strutture ricettive di ogni tipo che vale 1,8 miliardi e che con l’effetto leva può arrivare a oltre 3 miliardi di euro", ha sottolineato il ministro
Il ministro Garavaglia ha spiegato all’Ansa che “Le risorse ci sono e sono importanti. Noi abbiamo nel Recovery Plan, e quindi già approvato dall’Europa, un fondo dedicato alla ristrutturazione della ricettività di ogni tipo che vale 1,8 miliardi di euro e che, con l’effetto leva, può arrivare a oltre 3 miliardi di euro”.
Il Superbonus 80% riguarderà gli interventi effettuati nell’ottica dell’efficienza energetica ma potrà essere esteso anche ad altre tipologie di lavori edilizi e addirittura all’acquisto di arredi e apparecchi di illuminazione. Il ministro ha infatti continuato così dicendo che “quello che si vuole fare è un decreto che riprende il concetto del 110% ma lo estende a iniziative che non riguardano l’efficientamento energetico, Per esempio, se qualcuno deve rifare gli arredi va bene, e poi anche estendere alle categorie dell’efficienza energetica, come anche all’illuminazione”.