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Grandi Opere: nella nuova lista ci sono altri 44 maxi cantieri, ma l’Ance lancia un monito

L’Associazione Nazionali Costruttori Edili: “Servono chiarezza nelle regole ed evitare la concentrazione in maxi appalti”

Fonte immagine: Pixabay
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Nuova lista di 44 grandi opere finanziate con un budget da 13 miliardi di euro per il rilancio dell'Italia. Saranno 13 i commissarii pluripotenziari che seguiranno gli iter con pieni poteri ma l'associazione costruttori edili italiani solleva dei dubbi. 

Nuovo monito, quello lanciato dal Presidente ANCE, Gabriele Buia in audizione presso la Commissione del Parlamento a proposito del piano di rilancio dell’Italia che individua 44 opere, per un importo complessivo di 13 miliardi di euro e per le quali è prevista la nomina di 13 Commissari straordinari.

Si tratta di opere che vanno ad aggiungersi alla prima lista di quelle commissariate dello scorso aprile 2021 con la quale sono stati individuati 57 interventi e 29 Commissari, per un importo complessivo di 82,7 miliardi di euro. Complessivamente, tra prima e seconda lista, saranno 101 le opere affidate a 42 commissari distinti, per un totale di 96 miliardi di euro. Al momento, secondo le stime Ance, solo 41 miliardi risultano già disponibili (43%).

Le opere infrastrutturali individuate sono caratterizzate da una notevole complessità progettuale e realizzativa, nonché da articolati processi autorizzativi, per le quali il legislatore ha previsto la nomina di uno o più commissari straordinari dotati di poteri derogatori che riguardano sia l’avvio dell’opera che la realizzazione della stessa.

Ha, quindi, rilevato come, in linea generale, la necessità di nominare commissari per la realizzazione delle opere pubbliche in Italia rappresenti, come Ance sostiene da tempo, il fallimento delle leggi ordinarie, tanto è vero che si parlava di Commissari già dal 2018, ben prima dello scoppio della pandemia e della crisi che ne è seguita. Tra l’elenco delle opere commissariate e quelle nuove da commissariare si arriva, come detto, ad un totale di 101 opere per circa 96 miliardi di euro.

La preoccupazione dell’Ance riguarda come e con quali regole questi cantieri potranno aprire. Resta bene chiarire che solo le imprese strutturate e dotate delle competenze necessarie potranno lavorare ai cantieri del Recovery. Vi sono alcuni lavori come la Metro C di Roma o l’Acquedotto del Peschiera che sono caratterizzati da una unicità di realizzazione che, per natura e complessità delle opere, richiede player dotati di uno specifico profilo e che non potranno essere appaltate e suddivise in lotti. Vi sono poi opere e progetti che per la propria natura devono essere suddivisi in lotti riguardando interventi manutentivi e/o di implementazione delle infrastrutture esistenti, come ad esempio l’ammodernamento della E45 o la “strada dei due mari Fano - Grosseto”. Occorre scongiurare che vi siano accorpamenti surrettizi di nessuna utilità e funzionalità per il rispetto dei tempi del Recovery. Concentrare tutti i lavori su pochi operatori potrebbe esporre al rischio che in caso di difficoltà della impresa principale i lavori si bloccherebbero esponendo il Paese al rischio sanzioni da parte della UE.

Il legislatore ha, inoltre, evidenziato la necessità di definire con maggiore chiarezza sia i criteri con cui i Commissari dovranno selezionare le imprese da invitare alle singole procedure di affidamento (serve la conoscibilità dei bandi di gara) sia le regole che i Commissari dovranno rispettare nella loro azione quotidiana. Rimandare al solo rispetto “della normativa antimafia, delle norme penali e di quelle europee” vuole dire tutto e niente allo stesso tempo. Questa indeterminazione potrebbe frenare l'operatività dei Commissari nel timore di azioni risarcitorie future, una volta che l’emergenza sarà finita. Occorre quindi una maggiore definizione puntuale dell’ambito entro cui i commissari possono operare.

Infine, l’Ance ritiene necessario un maggiore coordinamento tra le diverse discipline di semplificazione previste, in particolare, con riferimento alle opere inserite nel PNRR e a quelle commissariate. Si pensi, ad esempio, alle linee ferroviarie AV/AC previste nella missione 3 del PNRR dove è stato nominato un commissario. 

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