Climatizzatore e deumidificatore, due alleati alternativi
Deumidificatore per la notte, climatizzatore nelle ore più calde del giorno; due funzioni che aiutano a stare meglio
Quando fuori il caldo si fa asfissiante e neanche dentro casa si riesce a trovare un refrigerio naturale, la tecnologia ci viene incontro grazie all’effetto generato da climatizzatori e deumidificatori.
Con il caldo record fuori, nelle case così come nei luoghi di lavoro, chi ce l’ha, mette il climatizzatore al massimo e si assicura refrigerio.
C’è chi però al climatizzatore preferisce il deumidificatore e chi, pur avendo un climatizzatore, anziché la funzione di condizionamento, utilizza proprio quella di deumidificazione.
L’effetto che si percepisce azionando il deumidificatore è senza dubbio meno evidente di quello che si ottiene sparando aria fredda nella stanza. Ma ha dei vantaggi purché lo si utilizzi nel modo giusto. Innanzitutto il deumidificatore non è adatto per refrigerare la stanza preliminarmente. Il suo utilizzo è consigliabile solo quando si è presenti nella stanza, specialmente di notte.
Il deumidificatore rinfresca senza agire direttamente sulla temperatura dell'ambiente (cioè, riducendo i gradi centigradi della stanza in cui è collocato), ma trasformando il caldo da umido a secco, attenuandone così la nostra percezione.
Il deumidificatore d’aria e il condizionatore – o climatizzatore – sono apparecchi elettronici estremamente differenti fra di loro, sia per l’effetto sull’ambiente, sia per l’uso che per il tipo di funzionamento. Sono anche differenti per i benefici che portano al corpo umano che all’ambiente.
Lo scopo del deumidificatore è quello di ridurre l’umidità presente nell’aria. La sensazione che si avverte immediatamente quando il deumidificatore è in funzione è di benessere a livello respiratorio ed epidermico. Si ha la sensazione di respirare più facilmente, l’aria pare meno soffocante, quindi l’ambiente risulta meno opprimente.
Sono sensazioni reali poiché riducendo la percentuale di acqua rispetto all’ossigeno, l’aria circola nei polmoni più liberamente, l’apporto di ossigeno è maggiore, e i risultati, come l’aumento della soglia di attenzione, si sentono subito.
La stessa cosa vale per la pelle, che ha la necessità di liberare scorie fisiologiche attraverso la traspirazione e il sudore. Un’aria eccessivamente carica di umidità inibisce e rallenta questa funzione, che è vitale, causando torpore e spossatezza.
Al contrario, l’effetto del condizionatore, è quello di raffreddare l’ambiente dove agisce. Il corpo umano funziona in maniera ottimale quando la temperatura ambientale oscilla tra i 16 e i 27 gradi e il tasso di umidità si colloca tra il 45% e il 65%. Raffreddare l’ambiente circostante, riducendo le temperature eccessive e portandole ai livelli di tollerabilità, quindi intorno ai 20 o 22 gradi o, se occorre, ancora più basse, crea senza dubbio benefici al corpo.
In pratica, il condizionatore sottrae calore all’ambiente circostante raffrescandolo, mentre il deumidificatore elimina l’acqua dall’aria asciugandola.
Al contrario del climatizzatore, il deumidificatore funziona bene posto in basso, a livello del pavimento, perché l’aria più umida tende a scendere essendo più pesante.