Venezia, i flop del Mose riscattati dai lavori di San Marco
Terminati prima del previsto gli interventi di messa in sicurezza dall’acqua alta della Basilica simbolo della città lagunare
Il prossimo 23 agosto verranno consegnati in anticipo sulla tabella di marcia programmata, i lavori condotti per proteggere la Basilica di San Marco dall’acqua alta. Ora di nuovo fari puntati sul Mose e sul suo funzionamento.
Se il Mose, ovvero il sistema di barriere a sollevamento meccanico che dovrebbe evitare l’acqua alta nella laguna, continua a fare le bizze, Venezia si riscatta con un altro intervento che invece si candida a modello funzionale.
Grazie ai fondi del MIMS, il prossimo 23 agosto verrà tagliato il nastro sui lavori di messa in sicurezza dalla Basilica di San Marco che arriva addirittura in anticipo rispetto alla tabella di marcia prevista.
Si tratta di interventi che tendono a mettere al riparo la stessa Basilica del fenomeno dell’acqua alta quando il mare invade la piazza fino ad arrivare alla stessa chiesa simbolo della città lagunare.
Lo stesso Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) ha annunciato che a breve si procederà alla firma del regolamento per i rimborsi relativi alle spese dei sollevamenti delle paratie del Mose nella imminente stagione autunnale. Nel corso dell’ultima riunione, a ridosso di Ferragosto, è stata affrontata anche la situazione debitoria del Consorzio Venezia Nuova con l’obiettivo di individuare la migliore soluzione per il riconoscimento dei crediti che vantano le imprese.
Il Mose, con tutte le complicazioni che ne hanno accompagnato la genesi, rimane un’opera strategica, l’unica in grado di proteggere la laguna dal rischio dell’acqua alta. Il funzionamento va quindi ripristinato assolutamente prima della stagione autunnale. Nel corso della stessa riunione del 16 agosto presso il Provveditorato, promossa dalla capo dipartimento Opere Pubbliche del Mims, Ilaria Bramezza, alla quale hanno partecipato il provveditore ad interim, Fabio Riva, il commissario straordinario per il Mose, Elisabetta Spitz, il commissario liquidatore del Consorzio Venezia Nuova, Massimo Miani e i dirigenti del Provveditorato, sono state esaminate in un clima di grande collaborazione le diverse questioni inerenti la difesa della città lagunare.