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Carta di Peccioli, un manifesto progettuale sostenibile

Alla Biennale di Venezia l’impegno sottoscritto sarà quello di progettare da qui in futuro un pianeta sostenibile

  • Carta di Peccioli alla Biennale di Venezia

Alla Biennale di Venezia viene firmata la Carta di Peccioli, un documento programmatico degli architetti e altri progettisti che si impegnano in un nuovo modo di progettare e costruire in maniera sostenibile. 

Firmata la Carta di Peccioli, un manifesto sottoscritto da vari progettisti nel segno dello sviluppo sostenibile e della resilienza.

"La Carta di Peccioli: verso un pianeta di comunità resilienti” è il tema del dibattito pubblico organizzato nell'ambito del Padiglione Italia alla 17ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

L’iniziativa, in coerenza con i contenuti del Padiglione Italia, vuole essere un approfondimento sul ruolo dell’architettura e dell’urbanistica nel promuovere un miglioramento della qualità della vita, tenuto conto dei cambiamenti climatici ed ambientali e, di conseguenza, sociali in atto nel Pianeta.

La Carta di Peccioli - un vero e proprio Manifesto in linea con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu - partendo dall’esperienza e dal modello del borgo toscano, esempio di comunità resiliente, punta a realizzare un ripensamento di città e territori, ridisegnando il modo di vivere, mitigando l’impatto sull’ambiente e promuovendo stili di vita sempre più sostenibili ed attrattivi.

Un paese formato da migliaia di pratiche di innovazione urbana, sociale e digitale che escono dal loro isolamento e si fanno sistema, che combattono la rivoluzione urbana del passaggio dall’Antropocene erosivo e predatorio ad un Neoantropocene generativo e responsabile, in cui l’umanità, dopo aver preso atto di aver generato una insostenibile impronta ecologica con l’attuale modello di sviluppo, si fa carico di adottare nuovi comportamenti generativi, si fa carico di utilizzare nuovi approcci e strumenti tecnici, si fa carico di una nuova agenda di sviluppo sostenibile dopo essere stata l’attore principale della crisi ambientale, entro una rinnovata alleanza circolare tra pratiche, discipline, istituzioni e persone.

Le Carta di Peccioli e uno strumento per quelli che credono che lo sviluppo sostenibile non sia un’opzione o un concetto desueto, ma un impegno collettivo che deve fondarsi su solidi pilastri di un nuovo paradigma di sviluppo che definisca una nuova alleanza tra spazio e società, tra individui e comunità, tra spazio concepito e spazio vissuto, tra bisogni e aspirazioni di coloro che vogliano tornare ad abitare il nostro Paese con rispetto e sensibilità e che vogliano prendersene cura per le nuove generazioni, che reclamano a gran voce di agire, adesso, per la salute del pianeta e dell’umanità attraverso nuovi principi per una ecologia radicale. 

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