Superbonus, M5S torna all'attacco per l'estensione
Secondo Turco il Bonus 110% deve coprire tutto il 2023 anche per le unifamiliari e senza tetto ISEE
L'annuncio di proroga del Superbonus accompagnato però dalle rimodulazioni che ne ridurranno l'impiego, fa discutere anche il mondo politico oltre che gli addetti ai lavori.
"La manovra, confermandolo, riconosce l'enorme successo del Superbonus 110% per l'edilizia. Parliamo di un'intuizione del M5S" che "ha fatto dell'edilizia italiana il settore trainante in Europa. È stato raggiunto l'obiettivo della conferma del Superbonus 110% per condomìni e case popolari, ma adesso intendiamo chiederne l'estensione al 2023 anche per le case unifamiliari, superando il riferimento alla soglia Isee". Lo dice, al Sole24Ore, Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle.
"Riteniamo infatti - spiega - che un limite reddituale sia incompatibile con l'obiettivo di ristrutturazione energetica ed ecologica degli edifici. Dobbiamo evitare una diversità di trattamento tra edifici e quindi tra i cittadini. Nel caso delle unifamiliari non parliamo certo di ville o immobili di lusso, parliamo invece di edifici spesso ubicati nei piccoli centri rurali dove la possibilità di intervento è davvero molto sentita", continua Turco.
Sul tema dei crediti fiscali, continua, "vogliamo sviluppare l'intuizione del M5S che ha decretato l'enorme successo del Superbonus 110% per l'edilizia, intendiamo cioè estendere il principio della cessione a tutti i crediti di imposta: Transizione 4.0, investimenti nel Mezzogiorno e nelle Zone economiche speciali. In altri termini dobbiamo estendere il più possibile il meccanismo dello sconto in fattura/cessione del credito d'imposta. Si tratta di un 'Superbonus Imprese' che permetterebbe a giovani e startup di avere maggiore liquidità e favorirebbe una politica di investimenti privati, in linea anche con la transizione energetica. Insomma, una leva di sviluppo per il paese", dice ancora Turco.
