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Il 56% degli ingegneri italiani accettano pratiche di progettazione per i Superbonus

Secondo il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, i tecnici che si stanno cimentando nella pratiche dei Supebonus sono più di 55mila

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  • fasi di studio per i Superbonus

Non tutti gli ingegneri edili iscritti all’albo è disposto a cimentarsi con la prassi richiesta dalle pratiche per l’accesso ai superbonus 110%. 

Più della metà degli iscritti all’ordine, ovvero il 56% degli ingegneri italiani, hanno dato la disponibilità a svolgere attività di progettazione o altri tipi di interventi nell’ambito dei nuovi bonus. Tradotto in un numero cardinale, secondo il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, i tecnici iscritti che intendono operare con i Superbonus sono tra i 55 e i 56 mila. Si tratta di una percentuale consistente anche se, forse, ci si sarebbe aspettati un numero ancora più elevato. Ciò è dovuto a due fattori:

- un certo numero di iscritti svolge l’attività professionale in ambiti diversi da quello del comparto edile

- un certo numero di ingegneri ha percepito la complessità del processo legato ai Superbonus, per cui per il momento esclude di intervenire in questo ambito.

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Una quota non irrilevante di professionisti ha compreso che le pratiche di Superbonus sono (o possono essere) per molti ma non per tutti. In sostanza, almeno fino a questo momento, si è capito che in questa prima fase è utile e necessaria una certa dose di esperienza, per risolvere complessità tecniche alimentate dalle nuove norme, e che è necessario attendere che il processo di investimenti nei Superbonus vada a regime per comprendere con più esattezza come evolverà il mercato.

Non pochi professionisti, inoltre, potrebbero essere, per il momento, disincentivati anche dalle non poche responsabilità che su di essi ricadono.

La situazione è ancora in divenire e le elevate aspettative del mercato e degli stessi professionisti risultano ancora contrastate da elementi di incertezza, per lo più interpretative.

Chi è certo di volere operare con i Superbonus ha ulteriormente declinato i pro e i contro che in questo momento si profilano. In particolare, l’80% è convinto che essi saranno un’importante occasione di lavoro per i professionisti e il 68% è convinto che essi rilanceranno la filiera dell’edilizia. Ma dall’altro lato, ben il 90% è convinto che le modalità di accesso ai bonus da parte dei cittadini sia sottoposto a condizioni restrittive e l’84% ritiene che anche le attività di asseverazione che i professionisti dovranno effettuare saranno eccessivamente complesse. 

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