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Superbonus 110%, i quattro ostacoli da superare per la sua concessione

Attestazione energetica, conformità strutturale, materiale e impianti ed erogazione del credito costituiscono i nodi da risolvere

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  • certificazioni

Moltissimi gli italiani che avevano puntato tutto sul Superbonus per ristrutturare casa ma alcune cause ostative per la concessione dell'agevolazione li hanno fatti desistere.

Tra gli italiani e il superbonus 110% ci sono 4 grandi ostacoli. A quasi un anno dal varo della maxi detrazione che permette, a chi esegue una ristrutturazione fino al 30 giugno 2022, di giovarsi di uno riduzione del 110% delle spese sostenute per gli interventi che migliorano l’efficienza energetica degli edifici e che riducono il rischio sismico sono state riscontrate cinque principali categorie di motivi ostativi che ne rendono difficoltosa la concessione.

Superbonus 110%

La prima tipologia è burocratica. Per accedere al bonus occorre dimostrare che l’intervento operato possa determinare un miglioramento dell’efficienza energetica dell’edificio di almeno due classi. Per attestare le classi di efficienza energetica di un edificio occorre la certificazione energetica Ape. La certificazione che attesta l’appartenenza dell’immobile oggetto di intervento ad una classe energetica, deve essere posseduta prima dell’inizio dell’intervento così da permettere ad un tecnico incaricato di certificare lo scatto di due categorie e intervento ultimato.

La seconda tipologia è invece strutturale. L’edificio oggetto dell’intervento per cui si richiede l’agevolazione del Superbonus deve risultare al 100% conforme alle norme edilizie in vigore. Non possono esserci abusi di alcun tipo che ricadono anche solo parzialmente sulla struttura. Anche la difformità di un solo balcone determina l’impossibilità ad accedere all’agevolazione. Per ovviare a questa anomalia esistono due strade: quella del condono, ovvero pagare la somma necessaria a sanare l’abuso prima di iniziare l’intervento. Intervenire a livello edilizio per riportare la struttura a livello di conformità delle leggi edilizie vigenti a livello nazionale e locale in quel preciso momento. 

La terza tipologia riguarda i materiali e gli impianti. Tutti i materiali e gli impianti utilizzati devono essere certificati a livello ambientale oltre ad essere dotati di un prezzario specifico nazionale. Solo mediante la certificazione è possibile calcolare la loro incidenza sull’efficienza energetica di insieme e solo mediante il prezzario si piò incrementare l’importo della detrazione.

La quarta tipologia è di tipo finanziario. O si ha la cifra richiesta per realizzare l’intervento ammesso al Superbonus, oppure bisogna trovare un escamotage a livello finanziario. Trattandosi di una detrazione e non di erogazione del credito, si può godere a livello fiscale scalandola sulle tasse. In alternativa ci sono due differenti strade da seguire. Lo sconto in fattura, ovvero trovare una ditta che realizza il lavoro disposta ad anticipare tutte le spese azzerando la fattura al cliente e dallo stesso riceve il diritto a godere di quel 110% dell’importo agevolato; la cessione del credito ad un istituto finanziario che a fronte di quel 10% di guadagno si prende in carico l’erogazione del restante 100% alla ditta che realizza l’intervento.

 

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