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California Academy of Sciences, in nome di un’architettura sostenibile

Ma cosa vuol dire “sostenibile”? Questo termine applicato all'architettura implica l’andare alla ricerca di diverse soluzioni edificatorie che potranno portare al benessere collettivo

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Un esempio di architettura sostenibile è sicuramente il California Academy of Sciences, spazio museale ed espositivo edificato a San Francisco, nel 2008, su progetto dell’architetto Renzo Piano.

Da sempre, l'uomo ha cercato di migliorare le proprie condizioni di vita, cercando di ottenere delle abitazioni con prestazioni sempre più favorevoli sia per quanto riguarda il comfort sia la salubrità degli spazi. Si è cercato sempre di sfruttare al meglio ciò che era presente nelle vicinanze sia in termini di materiali, sia di ripari naturali o posti che potessero garantire una sufficiente sicurezza, ma anche una sufficiente luce solare o naturale riparo da agenti atmosferici.

Si iniziò quindi a scegliere sia il miglior posto dove costruire, ma anche un luogo ricco di materiali da impiegare e magari anche un luogo “sicuro” da sole, vento, e tutte quelle condizioni che potevano esser considerate avverse per delle tipologie di abitazioni “primitive”.

L’architettura sostenibile, infatti, si sforza di avere una visione d’insieme, il più ampia possibile, che tratti il problema dell’edificato nel suo vasto rapporto di "funzione-uomo-natura", considerando l’architettura e gli edifici, non solo come ripari, ma come sostentamento e salvaguardia della stessa vita. Il principio generale dell'architettura sostenibile si basa sul risparmio di risorse e sulla minima produzione di inquinamento in tutte le fasi del ciclo di vita dell’edificio.

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Ma cosa vuol dire “sostenibile”? Questo termine applicato all'architettura implica l’andare alla ricerca di diverse soluzioni edificatorie che potranno portare al benessere sia degli attuali che delle generazioni future, partendo dal concetto che le risorse sul nostro pianeta sono limitate, pertanto le nuove strutture dovranno utilizzare una tecnologia rispettosa dell’ambiente e con materiali riciclabili e rinnovabili.

Un esempio degno di nota è sicuramente il California Academy of Sciences, spazio museale ed espositivo edificato a San Francisco, nel 2008, su progetto dell’architetto Renzo Piano. La caratteristica principale è quella di esser stato realizzato, dopo i danni subiti dal terremoto del 1989, sotto un’unica copertura, un tetto dalla superficie ondulata, ricoperta da un fitto manto erboso. Tetto vivo ed animato, su cui sono state piantate 1,7 milioni di pianticelle autoctone, resistenti alla siccità. Il manto di terra sopra la copertura durante la notte accumula umidità per diventare di giorno, sotto i raggi del sole, un ottimo isolante termico.

Lo stesso manto erboso, formato da piante tipiche della regione, non necessita né di una particolare manutenzione e neanche di una puntuale irrigazione, contribuendo oltretutto ad un mantenimento della tipica flora locale. Sotto questo manto erboso sono localizzati un piano terra con ingresso, piazza di relazione e spazi convegni con museo, planetarium, rain forest, mentre all’interrato è stato ubicato un grande acquarium.

Per quanto riguarda il risparmio di risorse, già in fase di realizzazione, è stato riutilizzato il materiale proveniente dalla demolizione del precedente edificio riciclando novemila tonnellate di calcestruzzo e dodicimila di acciaio, materiale che, contribuendo alla nuova costruzione, non è stato fonte di ulteriore inquinamento in discarica. Per l’isolamento termico sono stati utilizzati avanzi e scarti di jeans, in omaggio alla Levi’s, di casa proprio a San Francisco. Celle fotovoltaiche, sensori in microcristalli che captano energia solare per impiegarla negli ambienti museali, insieme ad un sistema naturale di aria condizionata distribuita in tutte le sale e di ventilazione nella grande serra, oltre al riciclo delle acque piovane, definiscono il California Academy of Sciences come pregevole esempio di architettura sostenibile. Lo stesso progettista ha ricordato: “L’architettura dovrebbe imparare a respirare al ritmo della terra. Questo edificio ha l’ambizione di attirare l’attenzione degli architetti verso un linguaggio che ispira alla natura e alla sua energia”.

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