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ECCO, il progetto di rigenerazione urbana che parte da Grottammare

Nasce il distretto di Economie Circolari di Comunità per generare benefici ambientali, economici e sociali

Fonte immagine: Bela Geletneky
  • pianta giada

Ecco, la rivoluzione è arrivata. E si chiama proprio Ecco. Scusate il gioco di parole ma al Comune di Grottammare, ridente cittadina del Piceno, è partito un autentico laboratorio di Economia civile. Infatti, proprio all’interno dell’assise comunale è stata varata una delibera per “istituire presso il Comune di Grottammare il Distretto dell’Economia Civile”, che scommette su un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità, sulla solidarietà e sulla partecipazione.

Ecco. Ecco, la rivoluzione è arrivata. E si chiama proprio Ecco. Scusate il gioco di parole ma al Comune di Grottammare, ridente cittadina del Piceno, è partito un autentico laboratorio di Economia civile. Infatti, proprio all’interno dell’assise comunale è stata varata una delibera per “istituire presso il Comune di Grottammare il Distretto dell’Economia Civile”, che scommette su un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità, sulla solidarietà e sulla partecipazione.

Tre concetti fondamentali per realizzare un processo di sviluppo sostenibile, che nasce dal laboratorio di economia circolare e di inclusione sociale nato nell’ambito del progetto ECCO. Il progetto ricalca uno strumento che è stato già sperimentato da Legambiente per descrivere le criticità e le potenzialità di sviluppo socio-ambientale dei comprensori, utilizzando il metodo del Design potenziale dei contesti territoriali.

Così, per realizzare questo primo esperimento di Distretto alcune imprese del territorio hanno cominciato a fare rete dando vita a un progetto per la costruzione di una comunità energetica.

ECCO, acronimo che sta per Economie Circolari di Comunità, ha infatti proprio il fine per la rigenerazione ambientale, sociale e culturale, un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro con l’obiettivo di promuovere e sviluppare l’economia circolare tramite un approccio integrato in grado di generare benefici ambientali, economici e sociali sia su scala nazionale che a livello locale. Il progetto di Legambiente Marche, attivato nel marzo 2019, ha trovato nel corso del tempo, nonostante le difficoltà per l’emergenza sanitaria, il consenso e la partecipazione della Camera di Commercio e dell’Anci al fine di estendere questi percorsi di economia circolare e civile per coinvolgere i Comuni. Finché il Comune di Grottammare ha risposto presente. Un progetto che ha trovato un primo step nel settembre 2020, quando è nato il primo Ri-Hub del progetto Ecco (Economie Circolari di COmunità) grazie a Civico Verde Grottammare, cioè è il primo spazio dedicato all’incontro tra economia civile, economia circolare e inclusione sociale riservato al recupero della filiera tessile con l’avvio di un corso pratico gratuito di sartoria per imparare le basi del mestiere e applicarle al restyling e al riciclo di vecchi capi di abbigliamento.

In particolare il progetto ECCO si propone di:

a) diffondere conoscenze ed informazioni in tema di prevenzione, riutilizzo e riciclo dei rifiuti;

b) aumentare la consapevolezza dei consumatori ed enti locali riguardo la possibilità di ridurre i rifiuti attraverso il loro riutilizzo o con l’acquisto di prodotti rigenerati;

c) favorire la nascita di nuove attività economiche legate all’economia circolare attraverso lo sviluppo di un sistema di mercato per i beni di “seconda vita”;

d) accrescere l’occupabilità e competitività dei giovani nel settore dell’economia circolare, favorendo l’inserimento nel mercato del lavoro di persone socialmente deboli;

e) contribuire al miglioramento della qualità ambientale all’interno delle città, riducendo la quantità dei rifiuti urbani attraverso la promozione del riutilizzo e del riciclo;

f) sperimentare nuove forme di inclusione e innovazione sociale fondate sul concetto di community welfare che, attraverso la creazione di community che promuovono lo scambio e il riuso di beni non utilizzati, favoriscono l’integrazione e la coesione sociale.

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