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Bonus facciate come alternativa al bonus 110%

Il Superbonus richiede come condizione necessaria il miglioramento delle classi energetiche, il bonus facciate no

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  • lavori in cantiere

Facendosi carico del 10% della spesa complessiva si può comunque rifare la facciata senza limiti di spesa e senza vincoli di categoria catastale dell’immobile. 

Se i criteri per ottenere il Super bonus 110% sono troppo stringenti c’è un altro bonus, il Bonus Facciate, che offre la possibilità di rifare la facciata. 

Infatti se i criteri per ottenere il Super bonus 110% sono troppo stringenti (il miglioramento di due classi energetiche di un edificio richiesto per l’accesso all’agevolazione non rappresenta un obbiettivo facile da raggiungere) o comunque non si intende ricorrere alla coibentazione sommandola ad almeno un altro intervento (infissi o caldaia o altro ancora), oppure non si intende fare i conti con le certificazioni energetiche, c’è un altro bonus, il Bonus Facciate, che offre la possibilità di rifare la facciata usufruendo di un agevolazione fiscale fino al 90% della spesa complessiva.

Ovviamente ciò comporta che una parte, del 10%, deve essere versata come spesa effettiva dal committente dei lavori, ma rispetto al prezzo pieno costituisce senza dubbio un incentivo allettante.

Tra le agevolazioni fiscali prorogate per il 2021, dalla Legge di Bilancio 2021, è stato inserito infatti il Bonus facciate, per gli interventi di rifacimento delle facciate degli edifici.

Come detto, il Bonus facciate prevede la detrazione del 90% degli importi sostenuti per il rifacimento delle facciate esterne degli edifici e non prevede limiti massimi della spesa totale sostenuta. Può quindi fare al caso anche di condomini molto grandi in cui il lavoro di rifacimento della facciata richiede un dispiegamento di forze non indifferente.

Anche il parco di coloro che possono beneficiare della detrazione fiscale prevista dal Bonus Facciate è praticamente illimitato in quanto comprende i soggetti Irpef titolari di redditi da lavoro dipendente ed i titolari di partita IVA, così come soggetti Ires.

E non solo i proprietari degli immobili possono essere i soggetti beneficiari del bonus che è accessibile anche dagli inquilini di immobili in affitto.

Per quanto riguarda infine la tipologia degli immobili ammessi, l’agevolazione riguarda sia gli edifici aventi destinazione residenziale che non residenziale.

Condizione sine qua non per accedere al bonus è che l’intervento di recupero o restauro della facciata esterna riguardi edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, anche quelli strumentali. I lavori ammessi alla detrazione sono quelli di manutenzione ordinaria che riguardano le strutture opache della facciata, balconi, ornamenti e fregi. 

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